Come la prima volta su questo blog, anche stasera lo spazio su facebook non é stato sufficiente per esprimere tutto il mio pensiero, eh sì che oggi facebook ti lascia un sacco di spazio per scrivere, non come una volta, che avevi uno spazio limitato a disposizione.
Non era lo spazio inteso come quantitá di caratteri a mancarmi stasera. Mi mancava questo spazio, il mio spazio. Così ho cancellato la risposta sotto al post nel gruppo di mamme e mi sono trasferita qui, rispolverando nome utente e password.
L'argomento di discussione era l'allattamento prolungato, quello di una mamma che allatta sua figlia di sette anni. Lei oggi in svizzera, ma tante altre che la cronaca nei mesi passati ha scovato in giro per il mondo e che sono state criticate ovunque, a partire dallo stesso giornalista che ha scritto l'articolo a finire con tutte le mamme social.
Il mio punto di vista è questo: ognuno agisce secondo il proprio istinto e se una mamma ritiene che il proprio figlio non sia pronto per lasciare il seno, non vedo perché deve essere sottoposta a continue battutine e spiritosaggini. Il motivo per cui una mamma che allatta oltre l' anno di etá viene criticata, secondo me, sta nel fatto che il "seno" rimanda, gira che ti rigira, a qualcosa di sessuale, a qualcosa che non va bene. Quindi: un pochino sí, i mesi necessari per nutrirlo prima dello svezzamento, ma poi basta, altrimenti diventa mammone, oppure non diventa indipendente, oppure sei una maniaca o peggio ancora diventa un maniaco lui...non ho una "lei" e preferisco non pensare a cosa dicono alle mamme delle "lei".....ma se avessi avuto delle femmine avrei agito nella stessa maniera. E non ditemi che non è vero, altrimenti non ci sarebbe in giro chi trova disdicevole e poco educato tirare fuori la tetta e allattare il proprio bambino...sì, sì proprio cosi! Una volta una signora si è avvicinata mentre allattavo mio figlio seduta su una panchina del parco e mi ha suggerito di coprirmi.....per dire.
Invece, ciuccio e biberon sono considerati ok, tanto che non ci si scandalizza a vedere bambini di 4-5-6 anni con il ciuccio o che prendono il latte dal biberon. E ci sono....e sono tanti, molti di più di quelli che vanno oltre i 2 anni con il seno. Ma nessuno dice: ancora il ciucioooooo?!? Mentre tutti giù a dire: ancora allattiiiiii?!?
La mia esperienza qui la conoscete ed è di 3 figli.
Simone l'ho allattato fino ad 8 mesi "perché oltre che senso ha! Il latte non ha più sostanza e bla, bla, bla...." Devo aggiungere che togliergli il seno non é stato doloroso nè per me nè per lui, l'ho fatto senza troppo stress. Ma tolto il seno, non ha smesso di ciucciare, perchè ha ciucciato tranquillamente il suo ciuccio fino a 3 anni.
Con Matteo, basta chiacchiere, basta seguire consigli non richiesti che con il primo figlio ti martellano il cervello e fanno vacillare le tue precarie sicurezze di neomamma.....ho semplicemente atteso che fosse pronto, anzi, che fossimo pronti entrambi, seguendo il mio istinto e nient'altro. E siamo arrivati a 25 mesi di "tatta".
Con Flavio siamo a due anni di "tetta" ed è ben lontano dall'essere pronto a lasciarla, per cui non faccio previsioni.
Stesso discorso per il Co-sleeping.....per Simone "ma che scherzi? Non lo mettere a dormire con te, che poi ti resta nel letto fino a 18 anni!!" Con Matteo e Flavio, ho seguito il mio istinto suggerito dal fatto che nessun cucciolo dorme in una tana diversa da quella della sua mamma!
Risultato? Beh, Matteo è molto più sereno, più sicuro di sé e più indipendente di Simone. Sarà un caso? Forse sì o forse no.
Con questo non voglio dire che bisogna allattare per forza fino a 2-3-7 anni o che è meglio la tetta del ciuccio o del biberon e che bisogna averli come una spina sul fianco dentro il letto.......ma solo che bisogna seguire il proprio istinto, e che se il bambino ha un'esigenza che lo rende sereno non vedo motivo per traumatizzarlo negandogli ciò che gli da consolazione....quando poi sarà pronto lo leverà, che sia ciuccio, che sia tetta, che sia biberon, che sia lettone di mamma e papà o pupazzo.
E dico anche che gli altri dovrebbero imparare a rispettare questo istinto perchè è dettato dall'intima relazione che c'è tra mamma e figlio e che è diverso per ognuno di noi.