mercoledì 24 settembre 2014

Ma due colori a cera e qualche foglio stampato da internet no?!?

Lo ammetto, ho messo qualche "mi piace" di troppo sul mio profilo facebook e di conseguenza mi arriva parecchio spam di interesse più o meno scarso. A volte lo ignoro, altre mi ci faccio una risata, altre volte mi incuriosico e leggo anche i commenti, altre volte mi innervosisco e colgo l'occasione per togliere il mi piace. Ieri è stata la volta di questa immagine:

La didascalia citava: "in un ristorante romano" e il post era pubblicato su una pagina di informazioni su Roma....e sono rimasta parecchio perplessa, diciamo che ho proprio strabuzzato gli occhi e ho iniziato a questionare. Non può essere vero, quale ristorante può mai accogliere i clienti in questo modo! Il tono del cartello, poi, qual'è? Famose du risate che noi romani semo simpatici o guai a voi pazzi con prole se entrate?
Il post riportava la bellezza di 9200 mi piace, 800 commenti e 15000 condivisioni.
Il motivo per cui ne sono rimasta particolarmente turbata è che avevo appena sorriso con approvazione su un altro post arrivato da un'altra pagina derivata dal "mi piace" compulsivo di cui prima, che recitava:


Un po' stordita ed incredula mi sono imbattutta nei commenti al primo post e c'era chi se la prendeva con i bambini desrcivendoli come degli esseri indemoniati ed indomabili da legare e torturare nei più svariati modi al fine di ottenere la loro completa dissolvenza, chi se la prendeva con i genitori accusati di essere totalmente incapaci di educare e gestire i bambini, chi se la prendeva con il ristorantedicendo che per aver messo un cartello del genere meritava di rimanere vuoto, chi invece lo difendeva dicendo che se era arrivato a tanto probabilmente la situazione era davvero insostenibile....ecco, è a questo commento che mi sono fermata.....e comunque mica li potevo leggere tutti e ottocento!!!
E' vero, e sono la prima a provare fastidio quando ci sono bambini che corrono tra i tavoli, che urlano e che ti fanno cadere la giacca e la borsa che hai appeso allo schienale della sedia. Ci sono effettivamente tanti genitori che entrano nei ristoranti, si siedono e dicono "andate e distruggete". 
Ma parlerei di persone piuttosto che di genitori. 
Direi che ci sono persone maleducate che al ristorante si siedono in maniera scomposta, che urlano quando parlano tra di loro, che invece di chiedere permesso ti travolgono, che con la loro pancia ti scompigliano i capelli e che ti infilano la punta della giacca dentro al piatto. Ecco. Ci sono i maleducati. Maleducati che se ti capitano vicino ti rovinano la serata e che se hanno dei figli probabilmente sono maleducati come loro.
Però, il più grave elemento di distrubo, o almeno quello rilevato da questo ristorante nei confronti dei propri clienti, sono loro, i bambini.
Sì perchè i bambini, tutti, a prescindere dalla loro educazione o meno, sono considerati dei disturbatori, senza possibilità di appello.

Una volta in aereo, per la precisione su un aereo in cui non hai il posto assegnato, una ragazza già seduta mi guardava con occhio terrorizato e supplichevole pregando qualche santo che non scegliessi proprio il posto davanti al suo mentre mi aggiravo con in braccio l'allora duenne e figlio unico Simone; il caso ha voluto che, purtroppo per lei, fosse libera proprio la fila davanti alla sua; fece uno scatto felino e diede una "delicata" gomitata al suo fidanzato, che nel frattempo non aveva capito niente, per suggerirgli di cambiare posto alla velocità della luce perchè "che sfiga proprio qua si doveva mettere questa con questo moccioso"..... ecco, me la sono mangiata.
E certo che me la sono mangiata, perchè avevo il bagaglio a mano pieno di cose per poter intrattenere Simone durante il volo in modo da non farlo annoiare ed innervosire il che lo avrebbe poi messo nelle condizioni di disturbare gli altri passeggeri. Durante quel volo Simone fu tranquillissimo, dormì, giocò, disegnò, ascoltò le storie dei libri che avevo portato, il tutto con il sottofondo piuttosto fastidioso della coppia dietro a noi, sì proprio loro, che litigava come se stesse tra le mura di casa.

Tornando al post sul ristorante, scorrendo ancora tra i commenti qualcuno ha detto che no, lui in un ristorante che all'ingresso ti accoglie con quel cartello non ci avrebbe messo piede. 
Io nemmeno. 
Non per tirare fuori il solito clichè dell'estero, ma in paesi civili dove i bambini sono considerati clienti da accontentare e non piccoli disturbatori da eliminare, nei ristoranti, in tutti i ristoranti, compresi quelli messicani e giapponesi, esiste il kids menù e i bambini, ancora prima di aver servito da bere, vengono accolti con pastelli e fogli da colorare.
Ecco, se la situazione per questo ristoratore era davvero insostenibile perchè invece di scrivere questo "simpatico" cartello, non ha richiesto una fornitura di colori a cera, pastelli e fogli per disegnare?







mercoledì 3 settembre 2014

Laviamoci bene le mani con il nostro tormentone!


Ma che razza d'estate! 
Raffreddori, tracheiti, febbrone da cavallo, pisellini infettati e afte in bocca! 
Eh, no ragazzi, eh! Se iniziamo così è dura! Quest'anno poi c'è anche Flavio che tornando dal nido porterà dentro casa ogni tipo di virus...bisogna organizzarsi! 
Iniziamo dall'abc: la cosa più importante è lavarsi bene le mani. 

È dura! Per Simone e Matteo lavarsi le mani significa una rapidissima passata sotto l'acqua che bagna meno della metà delle loro dita e inonda tutto il pavimento. Alla fine dell'operazione le mani sono ancora più appiccicose di prima per via di tutto il sapone residuo....non ci siamo!! 
Devo trovare un modo per insegnargli a lavarsi per bene le mani...una canzone, ci vuole una canzone!Una canzone mi permette di definire il tempo da dedicare al lavaggio delle mani e  con le parole posso indicare cosa è necessario fare.

E così, ecco qui! Sulle note della ninnananna del chicco di caffè, cantandola un po' più lentamente per avere il tempo di compiere per bene tutti passaggi, ho ricavato queste tre strofe:


Metto le mie mani sotto l'acqua  fresca (calda)   [Modificare in base ai gusti]
Chiudo il rubinetto e prendo il sapone
Giro, giro, giro, faccio un po' di schiuma 
E ora cominciamo a lavar le mani

Palmo sopra al dorso lavo bene la sinistra
Palmo sopra al dorso lavo bene la mia destra
Faccio la farfalla *e poi giro intorno ai pollici
Manca solo un po' di solletichino qui
Manca solo un po' di solletichino li  [grattare con la punta delle dita sul palmo della mano opposta - su una mano e sull'altra ]

Apro il rubinetto e sciacquo le mie mani
Mando via il sapone proprio tutto quanto
Ora che ho finito sgrullo un po' le dita 
Così il pavimento non sgocciolerò!!


Questa è la hit del momento dentro casa nostra...il nostro tormentone!! Le mani sono pulite e non devo più rincorrerli per tutta casa per portarli in bagno! Speriamo di evitarci anche qualche raffreddore!

*palmo contro palmo con le dita intrecciate.