venerdì 6 luglio 2012

Napul'è

Lo scorso giovedì sera sono volata a recuperare il ranocchio alla stazione con i miei due bimbi ultra pazienti nonostante i rimbalzi di queste ultime settimane. Matteo vedendo il papà scendere dal treno ha iniziato a piangere urlando che voleva andare sul treno, che voleva andare a Firensce con Italo e ci ha strappato una promessa.
E quando?
Presto, abbiamo risposto sapendo che quasi sicuramente non saremmo riusciti a mantenere la promessa.
E invece. . . Venerdì sera, abbiamo realizzato che il giorno dopo sarebbe stata una giornata libera dagli impegni e dai pensieri che ci stanno schiacciando in questo periodo e al volo, senza pensarci due volte, abbiamo prenotato 4 posti sul nostro fedele amico rosso. Alla volta di Napoli.
Avendo deciso così in fretta e all'ultimo minuto, non siamo riusciti ad organizzare la giornata così come l'avevamo organizzata quando siamo andati a Firenze, ma . . . Napul'è mille culure, Napul'è addore 'e mare . . . ed è andata benissimo! 
Il viaggio in treno è stato un lampo, entusiasmante come al solito per i bambini ed anche per il ranocchio che si guardava a destra e a sinistra gongolante per il suo lavoro. Siamo arrivati e ci siamo tuffati in un taxi diretti a Castel dell'Ovo e i castelli si sa, sono affascinanti per grandi e piccini! 

Il tassinaro è stato fantastico, ci ha riempito di consigli di ogni genere, su posti da visitare, dove mangiare, cosa fare con i bambini, dove fare il bagno . . . altro che internet, con i suoi consigli abbiamo almeno altre tre gite a Napoli assicurate, di cui una a breve perchè ci ha descritto Marechiaro e relativa gita con barca come un'esperienza da sogno ed io quel sogno non me lo posso far scappare!! Questa volta non siamo potuti andare fino a Marechiaro perchè non eravamo minimamente attrezzati per una giornata di mare, ma ormai i bambini avevano sentito parlare di bagno, di spiaggia, di barca e poi il mare era proprio lì, a vista, a due passi da loro e così . . . ma, sì! Via scarpe, via pantaloncini, via maglietta e via, un bel bagnetto in mutande, proprio lì sotto al castello!



Dopo il bagno è venuta a tutti una gran fame e Napoli è la patria della pizza e della caprese.
Senza troppo girare, siamo entrati in un ristorante dove abbiamo mangiato la pizza più buona che abbia mai mangiato in tutta la mia vita ed anche al prezzo più basso.
Questo lo voglio proprio dire: due pizze, due piatti di wustel e patatine (eh, sì perchè a Simone e Matteo non piace la pizza), un piatto di caprese e due bottiglie di acqua, il tutto a due passi da Castel dell'Ovo, per la modica cifra di 35 euro . . . che nemmeno al Mac!
Ed infine, abbiamo concluso la nostra gita al parco di Piazza Vittoria, con un giro in moto e quattro salti al parco giochi!!



2 commenti:

  1. bellissimo post... sul mio di qualche tempo fa in cui avevo raccontato come riconoscere un napoletano avevo scritto quanto segue :)

    Un Napoletano se si trova a mangiare una pizza Margherita a Roma e gli viene presentato un conto al di sopra di 6 euro, prima sputa sulla pizza poi chiama la stampa e le autorità competenti per denunciarne il furto. Un romano che mangia una pizza Margherita al costo inferiore di 6 euro grida al miracolo di San Gennaro

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    1. Ed hai perfettamente ragione! Ho controllato il conto tre volte per essere certa che il cameriere non si fosse dimenticato di mettere qualcosa!

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