venerdì 8 febbraio 2013

Sbellicamenti post YOGA



E ieri sera, per la prima volta in vita mia, ho seguito una lezione di yoga . . .

La scorsa estate sono stata colpita ed affondata da una botta di cervicale che è durata un mese e mezzo, con tanto di punture due volte al giorno, antidolorifici, massaggi, visite dal medico di guardia (perchè ero in vacanza, ovviamente!) conclusasi in maniera del tutto spontanea quindi completamente al di fuori del controllo di qualsiasi medicinale e pratica medica e non. Fico, no?
Lastra. Risultato: perdita della normale lordosi cervicale causata da...boh!
Non ho avuto incidenti, quindi la causa potrebbe essere che sono semplicemente cresciuta (per non dire invecchiata) oppure che ho sostenuto due gravidanze o magari semplicemente è stata sempre così.
Cure?
NESSUNA  Può essere d’aiuto solo un po’ fisioterapia.

“Eh, ma dove lo trovo il tempo per andare dal fisioterapista? No, guardi dottoressa è impossibile”
“Beh, se va in palestra e trova un bravo istruttore può provare a fare un po’ di posturale, oppure yoga”

In palestra ci vado, sono anche riuscita a prendere un ritmo decente di due volte a settimana. Ma ci vado di notte, insieme ai lupi, e la posturale la fanno di mattina, con le galline. Il caso ha voluto che proprio nella notte della settimana dedicata alla palestra hanno messo un corso di yoga.
Ok, vado.

Entro nella sala e a differenza della lezione di zumba, dove ci sono tutti signorini e signorine ben conciati ed acchittati, qui mi sento subito a mio agio, perchè sono tutti vestiti in modo un po’ arrangiato. Guardo cosa fanno gli altri e copio: prendono il tappetino, prendo il tappetino, prendono il cuscino (!), prendo il cuscino, si tolgono le scarpe (!!), e vabbè, mi tolgo le scarpe, si tolgono i calzini (!!!!!), eh, no! I calzini non me li tolgo!
L’insegnante si mette in posizione e poi mi chiede:

“è la prima volta con me?”
“Veramente è la prima volta in assoluto”
“Respira e andrà tutto bene”

L’ultima volta che ho sentito questa frase ero sul lettino ostetrico e stavo partorendo Matteo.....speriamo bene.

Mentre continuiamo a sistemarci, e c’è chi si massaggia, chi si accomoda sul cuscino, chi cerca di non sembrare un pesce fuor d’acqua (io), una ragazza passa con un mazzo di carte a ventaglio tra le mani ed invita ciascuno di noi a prendere una carta. La offre anche a me e io faccio per prenderla, lei si ritrae un po’ ed io:

“di che si tratta? Devo prenderla?”
Lei annuisce, ammicca e dice:
“con la sinistra”
Appunto...glu,glu,glu.

Sulla carta c’erano dei simboli strani ed una frasetta del tipo “la bellezza e la luce dentro di te”. Mentre rifletto sull’utilità, sulla motivazione, su dove appoggiarla durante la lezione e soprattutto da quale lato e con quale mano.....inizia la lezione.
Tutti sdraiati ad occhi chiusi a respirare. Una mano sulla pancia per sentire la pancia che si gonfia e si sgonfia. 
Ora, io sono sempre iperaccelerata, e questa cosa di starmene lì con la mano sulla pancia a respirare...mmm. Bello eh, però...ecco diciamo che più che rilassata un po' mi sentivo a disagio e qualche sbirciatina a destra e sinistra l'ho data! Ma poi mi sono accorta che l'insegnante, no, lei non respirava sdraiata ad ad occhi chiusi...lei guardava noi respirare e così...sempre per non fare il pesce fuor d'acqua....
Fine della fase di respirazione, che c'ha un nome ma non mi chiedete qual'è, abbiamo iniziato con le posizioni, anzi con le sollecitazioni.

La prima è stata ... non mi ricordo il nome, ma in pratica eravamo seduti in terra, schiena dritta e dovevamo afferrare una gamba per la caviglia e portarla su, fin sopra la testa....

Prendi una gamba e portatela su
Prendi l’altra gamba e portatela su
Prendi l’altra gamba....e che so’n polipo?!
Questo è il ballo dell’estate
Che ballo io che balli tuuuu
Ce l’ ha imparato Manidù
(Per chi non l’avesse riconosciuta: Latte e suo derivati)

La lezione è proseguita con altre posizioni tipo quella del cigno, quella della mezza luna, quella del pappagallo...delle quali ricordo i nomi ma confondo le posizioni, ed è finita in posizione OM che magari nemmeno si chiama così....farfalla, forse?
Quando ho visto l’insegnante a gambe incrociate, mani sulle ginocchia, palmo in su ed indice e pollice che si toccavano ho pensato machedavero?Ci manca solo che inizia a dire om....

“E adesso quando vi siete tutti sistemati, chiudete gli occhi e facciamo insieme tre om, prendiamo aria e poi espirando facciamo partire la O dallo stomaco e la lasciamo vibrare fino alla fine dell’espirazione” o simili.

No, però sono stata brava, l’ho fatto eh! E l’espressione che ho mantenuto era impeccabile, concentrata ed esprimeva tutta la pace interiore che questa pratica avrebbe dovuto portare ma dentro, altro che pace interiore....direi sbellicamento interiore!

Comunque, a parte gli scherzi, mi è piaciuto un sacco, ho provato una certa soddisfazione mettendo alla prova il mio corpo e riuscendo a fare e mantenere delle posizioni che mai avrei creduto di riuscire a fare ed è solo l’inizio! E poi ho fatto la candela, oh, è dai tempi delle medie che non facevo la candela! E l’om poi, superata la vergogna e andando oltre a quella punta di pregiudizio, è una vera figata,....se mi alleno magari al prossimo concerto di Baglioni faccio a gara con lui nella tenuta della O su “La vita è adesso”!!
Appuntamento al prossimo giovedì... e la prossima volta mi tolgo pure i calzini, tiè!

Nessun commento:

Posta un commento