giovedì 7 luglio 2011

Allattamento maturo

Matteo oggi compie 23 mesi e questa sera, come tutte le altre da quando è nato, per addormentarlo l'ho allattato.
Sì, ancora lo allatto. L'espressione tipica di chi sente questa frase è quella di sgranare gli occhi, di rivolgere lo sguardo verso il bimbetto vivace che alza il pugno e che piroettando su una sola gamba urla Ben Ten, di rivolgere di nuovo lo sguardo verso di me aggiungendo all'occhio sgranato anche il mento allungato fino a terra.
Ma non mi importa niente, ho dalla mia parte l'oms che dice che fino a due anni va più che bene e se mamma e bimbo lo desiderano va bene anche oltre. Appunto, c'è soprattutto il mio desiderio di continuare ad allattarlo e di continuare fino a quando lui ne sentirà la necessità.
Questa è la foto della prima volta che si è attaccato, si è attaccato subito e non si è più staccato. Per lui, oltre che nutrimento è sempre stato anche coccola, consolazione, sicurezza . . . non ha mai voluto il ciuccio, non ha mai preso il biberon . . . ne ho provati di tutti i tipi e di tutte le marche.
Niente.
Beveva dal cucchiaino prima, dal bicchiere con il beccuccio poi e dal bicchiere normale adesso.
Mangia tutto, con appetito e golosità, ed è un bambino indipendente e socievole. Certo, se io sono nei paraggi e si fa male o ha bisogno di sicurezza vuole me, ma se io non ci sono non si dispera e si fa consolare da chiunque gli tenda la mano.
Con Simone è stato diverso. Per lui il mio seno era fonte di nutrimento. Per le coccole e la consolazione c'era altro. Gli bastavano le mie parole, i miei abbracci, i miei baci ed il ciuccio. Ha smesso di prendere il mio latte ad 8 mesi, da solo, da un giorno all'altro. E poi ha continuato con il ciuccio, prima tutto il giorno, poi ogni volta che aveva bisogno di consolarsi, poi solo per dormire e poi una sera da solo mi ha detto che non lo voleva più perchè ormai era grande. Così, semplicemente, senza fatine che portano via il ciuccio, senza dover far finta di averlo perso . . . senza tragedie.
Perchè dovrei fare diversamente per Matteo? Anche lui ormai prende il seno solo per dormire, o meglio per rilassarsi, perchè non si addormenta al seno ma nel suo lettino dopo aver ciucciato. Perchè dovrei improvvisamente mettere dei cerotti sui capezzoli e dirgli che sono rotti? Perchè dovrei farlo disperare? Non posso semplicemente aspettare che sia lui a decidere che è il momento di lasciare il suo ciuccio?
E questa è la premessa . . .

Allattare un bimbo grande che parla è veramente uno spasso . . . detta lui le regole, dove mi devo sedere e da quale tatta iniziare! Quando decide che è il momento mi prende per mano, ovunque siamo, e mi dice mamma, tatta, duta qui (mamma, tatta, seduta qui). Se poi dico di no, perchè non ci sono le condizioni adatte, inizia ad insistere dicendo e dai, tatta mamma, fino ad arrivare a dirmi che sono butta! Decide da quale tatta iniziare dicendo tetta pima (questa prima). Si fa la sua bella ciucciatina e poi si stacca e mi dice dudi tetta, atta (chiudi questa, l'altra) e se siamo sdraiati sul letto, mentre io eseguo il suo ordine di chiudere da una parte ed aprire dall'altra, lui mi circumnaviga e si sistema per benino dalla parte opposta!
E poi si sperimentano tante posizioni di allattamento diverse rispetto a quelle classiche . . . per esempio c'è quella in piedi che è fenomenale!

No, non posso proprio smettere. Lui non è pronto e non voglio fare nessun atto di prepotenza. Io non sono ancora pronta a rinunciare a questi momenti con lui . . . almeno fino a quando non avrò una bimbetta da allattare!

Nessun commento:

Posta un commento