lunedì 10 ottobre 2011

Matrimoni, estetiste ed altre storie

...e a mezzanotte la carrozza si tramutò in zucca e di questi tempi è meglio non buttar via nulla, così l'ho raccolta e ho preparato un'ottima minestra di zucca e carote.

Ieri siamo andati al matrimonio di una nostra parente e complice la mia disoccupazione, terminata oggi, nella settimana passata mi sono dedicata ad una specie di restyling che mi ha portato, nell'ordine:

- dal parrucchiere per taglio e prova piega
- dall'estetista per decespu . . . ehm, depilazione
- dall'estetista per numero due lampade
- dall'estetista per manicure e pedicure
-  dal parrucchiere per piega

ho dovuto ripetere tre volte "dall'estetista" perche le estetiste da cui sono andata erano in tre centri estetici diversi visto che ciascuno dei tre trattamenti che ho fatto è stato rigorosamente comprato online su Groupalia nel corso dei mesi precedenti.

Solo il parrucchiere era di fiducia, la fiducia della mamma di mio marito, perchè io vado dal parrucchiere circa una volta l'anno e faccio fatica a ricordare da quale parrucchiere sono andata la volta precedente. Mi ha fatto un bel taglio e sono molto soddisfatta soprattutto perchè non è faticoso da gestire e sono riuscita a non legarli mai finora.  
Nel primo centro estetico la depilazione è andata benissimo, puntuale, rapida, indolore (no, questa è una bugia).
Le due lampade . . . mah, me ne sono rimaste altre tre, ma mica lo so se le uso! 
La prima lampada è andata bene, il mio solito verde pallido è stato sostituito da un bel bronzo degno di una settimanella di sole . . . la seconda è stata catastrofica, il bel bronzo ha lasciato il posto ad un rosso/viola peperone con macchietta biancastra sotto all'occhio sinistro a causa di adesivi protettivi posizionati male. :-( 
Per fortuna, in due giorni l'effetto rosso peperone è andato via e il risultato finale era quello di due settimane di sole, per cui al matrimonio niente trucco! Forte, direi così ho evitato strisciate nere sotto l'occhio e mani brillantinate (sì, perchè mi tocco continuamente il viso, soprattutto se è truccato)
Infine, manicure e pedicure (altro centro estetico). Ovviamente, su dieci unghie, non ce n'erano due che avessero la stessa lunghezza, ma alla fine ce l'abbiamo fatta, abbiamo trovato pure lo smalto identico alla mia giacchettina!
Il vestito . . . beh qui avevo raccontato della mia scarsa propensione verso le shopping, quello vero in giro per negozi, intendo. A questo ha rimediato mia suocera, che ad agosto si è fatta un bel giretto per i negozi del quartiere ed ha trovato un vestito bellissimo per me. Noi eravamo in vacanza e per essere sicura che mi piacesse, tecnologica, lei, mi ha inviato un mms con foto direttamente dal negozio. Ma io, ehm, notoriamente allergica alla tecnologia degli smartphone, non sono riuscita a vederlo. Fortunatamente me lo ha comprato lo stesso. Taglia perfetta e gusto eccellente. Mancavano solo, si fa per dire, le scarpe e la borsa.
Mia mamma, al contrario di me (c'era bisogno di aggiungerlo?), è un vera donna. Ha scarpe di tutti i colori rigorosamente abbinate alla borsa. Così è stato semplicissimo. Scarpa, tac, borsa, tac. E cenerentola è diventata una donna.
Ma  non ci si improvvisa vere donne . . . le vere donne lo sanno che le scarpe vanno provate con le calze (e mia madre me lo aveva pure detto) e che bisogna sempre e comunque portare un paio di scarpe di riserva (possibilmente basse-bassissime). Invece io le scarpe le avevo provate a fine agosto (40 gradi), senza calze ed erano perfette.
Ieri pomeriggio, 15 gradi e con le calze, il mio piede ha perso un numero, forse anche due e così navigava dentro alle scarpe! Ma ormai eravamo su Ponte Cestio, impossibile tornare a casa. Ho rimediato un po' di fazzoletti e ho colmato il vuoto tra la punta della scarpa e la punta delle mie dita, operazione eseguita con classe seduta a fianco ad un'americana in vacanza sul marciapiede al centro di Piazza S. Bartolomeo all'isola. Che donna!



  Ah, i fazzoletti, ovviamente, io non li avevo nella borsetta . . .

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